MALDIVE A LHAVIYANI

MALDIVE A LHAVIYANI

Lhaviyani, Kuredu Island | Maldive – aprile 2009

INFORMAZIONI

Volo e soggiorno li abbiamo prenotati senza il tramite di un’agenzia di viaggi. Non è semplice trovare resorts che accettino le prenotazioni di privati, bisogna rivolgersi alle strutture gestite da tedeschi e inglesi; quelle italiane sono quasi tutte appannaggio esclusivo dei tour operators.
Inoltre ci siamo resi conto di NON aver risparmiato rispetto a chi, nel nostro stesso resort, aveva prenotato il pacchetto all inclusive tramite agenzia. Ritengo quindi che le Maldive siano ancora una meta poco adatta alle esigenze del viaggiatore fai da te.

Il mese di aprile, periodo del nostro soggiorno, è al limite con l’inizio della stagione dei monsoni. Il tempo è stato purtroppo molto variabile, con piogge notturne e cielo coperto anche durante il giorno. Non sono comunque mancate giornate di sole pieno.


Sognavo le Maldive da tanti anni e finalmente – ad aprile 2009 – io ed Enri partiamo per il tanto ambito paradiso!
Abbiamo prenotato il volo Meridiana su internet ad un’ottima tariffa e – dopo una lunga ricerca – troviamo l’isola dei nostri sogni, lontana da Malè, nell’atollo di Lhaviyani: il Kuredu Island Resort.
Non ci siamo appoggiati ad un tour operator ma siamo andati in diretta con il resort, che con rapidità e precisione ci ha prenotato il nostro soggiorno mezza pensione incluso di transfer in idrovolante.

Eccoci al giorno della partenza.
Il volo parte con soli 30 minuti di ritardo da Milano Malpensa e dopo 10 ore ci ritroviamo ad osservare dal finestrino i primi scorci di paradiso. Non dimenticherò la sensazione di felicità estrema nel momento in cui si è aperto il portellone dell’aereo e sono stata assalita da una ventata di aria caldissima e umida realizzando di essere finalmente alle Maldive.
A breve ci attende un’altra emozione forte, l’idrovolante.
Aspettiamo il nostro turno in una lounge della Maldivian Air Taxi e dopo poco, veniamo condotti presso la banchina da dove partirà il nostro idrovolante. E’ piccolino, 15 posti, il pilota è scalzo. Il decollo è divertentissimo, dall’alto osserviamo gli innumerevoli atolli che circondano Malè e spuntano dal mare come piccole oasi lussureggianti, è uno spettacolo unico. Dopo 40 minuti di volo intravediamo il Kuredu e atterriamo nel mare più azzurro che abbia mai visto.

La spiaggia del Kuredu Island Resort

Ci rechiamo alla reception e – dopo un cocktail di benvenuto – ci vengono date le chiavi del nostro garden bungalow, una piccola capanna con il tetto di foglie di palma. L’interno è spazioso con il tipico bagno maldiviano open air e l’arredamento essenziale ma curato.
Avevo letto molti commenti negativi sui garden bungalows, ma mi sento di smentirli totalmente, pur essendo la sistemazione più economica sono comunque confortevoli e immersi in un bel giardino tropicale; anche se il mare non si vede dalla finestra, basta fare pochi passi per raggiungerlo.

Facciamo subito un giro dell’isola; le altre sistemazioni sono molto lussuose: le water villas sulle palafitte, i beach bungalows, le “O” beach villas, le jacuzzi beach villas (che sono direttamente sulla spiaggia) e infine le sultan villas, sicuramente suggestive ma anche molto costose; d’altronde alle Maldive si presuppone di stare il meno possibile in camera, quindi abbiamo preferito risparmiare e fare a meno di tutto questo lusso.
La vegetazione dell’isola è molto verde e rigogliosa, ci sono palme e alberi del pane, sentieri di sabbia che permettono di attraversarla passando dall’interno.
Il Kuredu offre di se un’immagine molto curata e tutte le costruzioni, bungalows, ristoranti, Spa, centro diving, si intonano perfettamente con l’ambiente circostante.

Passiamo alle spiagge: ce ne sono per tutti i gusti.
Se si vogliono fare lunghe nuotate c’è la spiaggia sul davanti dell’isola, la sabbia sembra borotalco e l’acqua azzurrissima degrada dolcemente fino a diventare profonda. Se si vogliono osservare gli squaletti e le razze c’è la laguna nella parte dietro, quella delle water villas. Per sguazzare c’è l’incantevole lingua di sabbia che si protende verso l’orizzonte per quasi un chilometro.
Quest’ultima è il nostro angolo preferito, piscine naturali, linguette di sabbia che affiorano, acqua caldissima e trasparente. Abbiamo trascorso gran parte delle nostre mattinate a fare foto e scorrazzare su e giù in questo angolo di paradiso.
Il pomeriggio lo dedichiamo allo snorkeling, a pochi metri da riva abbiamo nuotato con 2 bellissime tartarughe. Non erano per nulla spaventate dalla nostra presenza e trovarsi a pochi centimetri da loro è stato davvero emozionante. Sempre presenti le razzette maculate, i colorati pesci pappagallo, i balestra titano e i pesci leone; un enorme trigone nero stazionava spesso sotto al pontile incutendo un certo timore.

I tramonti infuocati delle Maldive

Per vedere ancora più da vicino la fauna marina abbiamo partecipato ad un’escursione di snorkeling tramite il centro diving; con un dhoni (la tipica imbarcazione maldiviana) ci hanno portati in 2 siti dove abbiamo potuto nuotare sulla barriera corallina a strapiombo per 25 metri. E’ il nostro primo drop-off e la sensazione di trovarsi sull’orlo di un precipizio e indescrivibile.
Ho finalmente avvistato i buffi pesci pagliaccio nelle loro colorate anemoni e – ad un certo punto – dal blu più profondo sono sbucate due aquile di mare, eleganti e sinuose.
Se avessimo avuto più giorni a disposizione avremmo sicuramente fatto un’altra escursione di snorkeling e chissà, magari una vera e propria immersione con le bombole.

Per quanto riguarda i ristoranti del resort, c’è ampia scelta. Noi abbiamo optato per la mezza pensione, preparandoci a colazione i panini per il pranzo, mentre a cena avevamo a disposizione il buffet internazionale.
Il nostro ristorante è il Bonthi Restaurant, discreto; abbiamo anche pranzato all’italiano Franco’s, ottima la pizza. Ci siamo concessi una cena romantica al Beach Restaurant a base di pesce a ridosso della spiaggia.
L’Akiri e il Babuna Bar preparano ottimi cocktails da sorseggiare al tramonto a bordo piscina.

I tramonti del Kuredu tolgono il fiato; il cielo diventa infuocato e offre uno spettacolo indimenticabile. L’animazione è totalmente assente ma non ce n’è bisogno in un tale paradiso. Al Babuna Bar organizzano serate con musica dal vivo e balli maldiviani, ma noi abbiamo trascorso gran parte delle nostre serate a contemplare le stelle in un cielo infinito.

Unica pecca della vacanza il tempo, dopo i primi giorni di sole splendido l’avvicinamento dei monsoni si è fatto sentire con vere e proprie tempeste tropicali e il cielo rimaneva coperto per tutto il giorno.
Ciò non ci ha comunque impedito di dedicarci a tutte le attività, dato che fa molto caldo e si possono fare bagno e snorkeling anche con il brutto tempo.

Sara e Enri

I giorni sono volati e il momento della partenza è arrivato. Ci siamo goduti un ultimo infuocato tramonto e la mattina seguente abbiamo ripreso l’idrovolante diretto a Malè.
Non sono riuscita a trattenere le lacrime quando ho visto il Kuredu allontanarsi dal finestrino, sarei voluta rimanere ancora a lungo su quell’atollo paradisiaco. E’ stata la vacanza dei miei sogni e spero di poter tornare prima o poi nelle magiche Maldive.


Il reef dall’aereo
Vista dall’idrovolante
Idrovolanti
Kuredu Island Resort
Il nostro bungalow
Kuredu Island Resort
La lingua di sabbia
La lingua di sabbia
Water bungalows
Squaletto
Razzette
Sara
Kuredu Island Resort
Kuredu Island Resort
La spiaggia del Kuredu Island Resort
La spiaggia del Kuredu Island Resort
I tramonti delle Maldive
Sara e Enri
I tramonti delle Maldive