EGITTO – PADI ADVANCED OPEN WATER COURSE

EGITTO – PADI ADVANCED OPEN WATER COURSE

Berenice | Egitto – aprile 2011

INFORMAZIONI

Il corso Advanced Open Water della PADI permette di scendere fino ad una profondità di 30 metri ed è articolato in 4 giornate in cui si alternano teoria e immersioni di diversa tipologia: si potrà scegliere tra l’immersione notturna, quella in grotta, quella in corrente, la navigazione con la bussola e altre ancora. Obbligatoria l’immersione profonda del corso a 30 metri.

La temperatura dell’acqua a Berenice ad aprile è intorno ai 23°. Consiglio una muta umida da 5 millimetri, meglio se con cappuccio.
La temperatura esterna è piacevole, tra i 25° e i 30° durante il giorno con leggera escursione termica la sera.

Berenice è una destinazione del Mar Rosso principalmente orientata ai subacquei. Si trova a sud dell’Egitto, quasi al confine con il Sudan, a 2 ore di autobus da Marsa Alam. Al di fuori dei resort (solo 4 strutture alberghiere nel 2011) non vi è nulla, se non il deserto.


Ad una sola settimana dalla partenza, eccoci in agenzia a prenotare il nostro viaggetto primaverile, destinazione Berenice, Mar Rosso. Dopo la magnifica esperienza dello scorso anno a Sharm El Sheikh, decidiamo di ritornare per la seconda volta in Mar Rosso per fare il corso Padi Advanced Open Water.
Abbiamo acquistato un pacchetto all inclusive per 700€ a testa, volo Meridiana da Milano, resort Wadi Lahmy Azur di Pianeta Terra.

La spiaggia del resort

Atterriamo a Marsa Alam dopo circa 4h30 di volo, puntuali, e dopo 2 ore di autobus su di un lunghissimo rettilineo in mezzo al deserto, eccoci al resort.
A Berenice ci sono solo 4 strutture, costruite in mezzo al nulla; qua e là vediamo gli scheletri di nuovi resort in costruzione, cantieri a cielo aperto che fanno presagire che presto anche questo luogo ancora incontaminato diventerà come Sharm El Sheik.
Avevo letto numerosi commenti negativi sul Wadi Lahmy Azur, ma devo ammettere che personalmente noi ci siamo trovati benissimo; si tratta di un 3 stelle, quindi non ci si può aspettare una struttura di alto livello; inoltre è un resort indirizzato per lo più ai subacquei, che passano la maggior parte della giornata fuori in barca, di conseguenza le altre attività in programma non sono considerate prioritarie.
Lo sconsiglierei ai non sub alla ricerca di divertimento e animazione, proprio perché non c’è nulla intorno, se non il deserto, nessuna cittadina stile Naama Bay, niente locali notturni, ma per noi, che eravamo alla ricerca di un Mar Rosso diverso, è stato assolutamente perfetto.

Il villaggio è piccolo, molto raccolto, palazzine a 2 piani vista mare o piscina, camere molto carine, ristorante a due passi dal mare; abbiamo mangiato discretamente, pasta e pizza tutti i giorni.
La spiaggia è profonda e il mare ricco di sfumature. Da segnalare l’assenza del pontile di accesso oltre il drop-off che rende difficoltoso lo snorkeling, in quanto si riesce ad oltrepassare la barriera corallina solo con l’alta marea. L’alternativa è fare snorkeling all’interno della laguna, qualche corallo c’è, ma nulla di che rispetto a quello che c’è al di là.

Appena arrivati in villaggio ci siamo immediatamente recati al diving Orca per iscriverci al corso Advanced Open Water; abbiamo trovato uno staff stupendo che ci ha permesso di fare immersioni meravigliose e conoscere persone simpaticissime.
Il primo giorno abbiamo fatto la check dive dal pontile del resort vicino e abbiamo subito notato una barriera molto colorata e ancora intatta, pur non trovandoci in mare aperto. Erano diversi mesi che non ci immergevamo, ma in pochi minuti abbiamo ripreso confidenza con l’attrezzatura e ci siamo goduti lo spettacolo fino in fondo.
La sera abbiamo fatto la prima immersione del corso Advanced, la notturna. Passo del gigante dal pontile e via, si scende, ognuno con la propria torcia; non avevamo mai esplorato il mondo sommerso di notte. Siamo scesi a 17 metri, intorno a noi il silenzio più assoluto e i pesci addormentati: il nemo nella sua anemone, il pappagallo in una piccola grotticina, tanti pesci scorpione invece in giro per la barriera a caccia.

I delfini nel parco marino di Sataya

I giorni seguenti abbiamo fatto 2 uscite in barca e abbiamo trascorso le giornate più belle di tutta la vacanza nel parco marino di Sataya; le barche sub partono dal porticciolo di Hamata, a pochi chilometri dal resort, all’alba, e rientrano nel tardo pomeriggio. Si passa l’intera giornata in mezzo al mare e si fanno 2 immersioni.
I siti di immersione si trovano a 2 ore e più di navigazione in mare aperto; la vita a bordo è molto allegra, anche grazie ai nostri nuovi compagni di immersione e la nostra guida egiziana che ci interroga e ci fa fare i quiz del corso.

Durante queste 2 giornate abbiamo incrociato i delfini continuamente, li abbiamo avvistati dalla barca e facendo snorkeling a Sataya, dato che un’intera colonia vive proprio in quella zona.
Le immersioni che abbiamo fatto nel parco marino sono state tra le più belle mai fatte, paragonabili a quelle dell’Indonesia; la più emozionante è stata la profonda, già solo per il fatto di ritrovarsi a -30 metri. Il drop-off sotto di noi scende fino a 100 metri.
Altra immersione del corso la navigazione subacquea con la bussola.
La barriera è ricca di gorgonie e coralli molto vari e colorati che formano veri e propri canyons; in ogni immersione avvistiamo murene, razze maculate, pesci leone e scorpione, nemo, pappagallo, chirurgo, barracuda, nudibranchi, tridacne e finalmente il napoleone! Da tanto tempo desideravamo incontrarlo e siamo stati accontentati. Gigante, 1 metro e ½ di lunghezza, si aggirava sotto alla barca lasciandosi ammirare e fotografare.
Ottimo il pranzo a bordo, per soli 5€, assolutamente meglio del packet lunch fornito dal resort.
Anche il rientro a fine giornata è sempre stato molto piacevole, cullati a prua dal dondolio della barca ammirando il tramonto.

A metà settimana abbiamo staccato dal diving per visitare Luxor, la culla dell’antico Egitto.
Partenza alle h 5.30 del mattino, 5h30 di pullman, visita ai templi di Habu, di Karnak, la Valle dei Re, mini traversata del Nilo e pranzo in un ristorante tipico sulle sue rive. Molto caldo e stancante, ma ne è valsa la pena. Rientro in hotel alle h 23.

Il tempio di Karnak

Siamo agli ultimi 2 giorni di vacanza e faremo ancora immersioni.
Ultima immersione del corso sul relitto, con partenza da una spiaggia vicina al villaggio, discesa a 20 metri ed esplorazione esterna senza penetrazione per noi, dato che non siamo ancora esperti. Anche questa volta tanta vita marina e una bellissima tartaruga di passaggio.
L’ultimo giorno non dovremmo fare immersioni, siamo in time no fly, ma non resistiamo.
Ci lasciamo convincere a trascorrere un’altra giornata in barca, facendo le ultime 2 immersioni entrambe la mattina, in modo da avanzare comunque almeno 18 ore prima del volo.
Una troupe televisiva egiziana è venuta con noi in barca per girare un servizio su Berenice, così ci riprendono durante i vari momenti di preparazione all’immersione e ci sentiamo protagonisti.
E’ stata senza dubbio la giornata più carica di emozioni, forse perché sapevamo che sarebbe stata l’ultima e proprio per questo abbiamo approfittato di ogni singolo istante.
Ormai ci sentiamo sicuri sott’acqua, padroni del nostro assetto; nell’ultima sosta di sicurezza è passato ancora una volta il napoleone a salutarci.

Il pesce napoleone

Durante il rientro ad Hamata siamo tutti silenziosi, la malinconia ci assale e i pensieri cominciano ad andare alla vita reale che ci attende.
Un ultimo delfino accompagna la nostra barca per un po’…e ora mi ritrovo a casa, a scrivere questo racconto di viaggio, ormai sono passati alcuni giorni dal rientro, la solita routine, lo stress del lavoro, la monotonia della vita quotidiana dominano le giornate, ma i miei pensieri volano spesso laggiù, in quel mare stupendo dove abbiamo trascorso momenti che non dimenticheremo mai.


La spiaggia del resort
Il resort
Il reef nel parco marino di Sataya
Il reef nel parco marino di Sataya
Razzetta maculata
Il reef nel parco marino di Sataya
I delfini nel parco marino di Sataya
Il reef nel parco marino di Sataya
Relitto
Sara e Enri
Sara
Pescatori
Bimbi nel desrto
I colossi di Memnone
Il tempio di Habu
Il tempio di Habu
Il tempio di Karnak
Vita locale